“Quella di Gianni non era un’azienda convenzionale, in quanto, con il tempo era diventato un tipico luogo d’incontro e ritrovo per la gente del paese. Molti si recavano non solo per mangiare e bere un bicchiere di vino, ma anche per scambiarsi idee e opinioni diverse. Per questo motivo il portico vicino alla stalla era definito dalla stesso Gianni “un centro di psicoterapia” dove ognuno poteva parlare liberamente e ricevere consigli. Gianni era conosciuto in paese per il suo entusiasmo e la sua grande bontà. La solidarietà era per lui un valore molto importante, che lo ha accompagnato per tutta la vita. Il valore sociale, dunque, nella sua azienda, era già in essere. Tutti questi aspetti messi assieme hanno fatto credere, a noi famigliari, che l’azienda doveva continuare nella direzione percorsa involontariamente da Gianni. Successivamente, dunque, contattammo la cooperativa La Locomotiva, che opera ormai da anni nel sociale, spiegammo loro la nostra idea-intenzione e subito fu accolta con entusiasmo”.
Sono le parole di Laura Balzan, compagna di Gianni “Canton” Brazzale a motivare la nascita della fattoria sociale “Gianni Canton”.
La Fattoria Sociale Gianni Canton nasce dalla volontà dei famigliari di Gianni Brazzale, detto “Gianni Canton”, prematuramente scomparso nel 2013, di continuare le attività agricole della fattoria che lo avevano impegnato per una vita intera. La fattoria negli anni era diventata un punto di riferimento per la cittadinanza, sia per la centralità del luogo, sia per le modalità molto socievoli del titolare. Per valorizzare lo “stile” di Gianni, i famigliari hanno preso contatti con La Locomotiva, che ha raccolto la sfida costruendo un progetto di agricoltura sociale rispettoso del passato ma pronto a guardare al futuro in maniera innovativa.
In particolare, dall’inizio del 2014, La Locomotiva comincerà le attività agricole coinvolgendo dei giovani con competenze e motivazione e alla ricerca di un lavoro. Alla produzione agricola di orticole, piccoli frutti, officinali si affiancheranno progetti di inclusione sociale, stage e tirocini lavorativi, accoglienza di lavoratori socialmente utili, persone che desiderano svolgere un’attività di volontariato. Per la gestione del progetto, condiviso anche con il Comune di Calvene che lo ha supportato fin dall’inizio, è prevista la nascita di un’impresa sociale nuova che lavorerà in sinergia con La Locomotiva.